Lama Gangchen Tulku Rinpoche, nome anagrafico Thinley Yarpel Lama Shresta (7.7.1941-18.4.2020) è stato uno dei più importanti maestri buddhisti appartenentI all’ultima generazione dei lama del vecchio Tibet. Riconosciuto e rinomato come guida spirituale e maestro di vita è, e resterà, un punto di riferimento per decine di migliaia di persone, non solo buddiste, in tutto il mondo.
Infanzia e giovane età
Nato nel 1941 nel Tibet occidentale. All’età di tre anni è riconosciuto come la reincarnazione di Kachen Sapen, un importante lama guaritore e come il discendente di un lungo ed ininterrotto lignaggio di lama guaritori e maestri buddhisti. Entra in monastero all’età di cinque anni e a diciotto anni completa il primo periodo di studio su medicina tibetana, astrologia, meditazione e filosofia in due delle maggiori università monastiche del Tibet: Sera Me e Tashi Lhumpo. Prosegue i suoi studi presso i monasteri di Gangchen, di Tropu e di Neytsong.
Nel 1963 affronta l’esilio in India, dove completa l’iter di studi monastici al monastero di Sera Me in India e alla Varanasi Sanskrit University (Bishwa Vhidhyana) di Benares.
È stato discepolo diretto dei più grandi maestri del buddhismo tibetano del ventesimo secolo, come Sua Santità Trijang Dorje Chang (maestro di S.S. il XIV Dalai Lama), Suo guru principale e Sua Eminenza Zong Rinpoche, Suo maestro di medicina tibetana e astrologia e Sua Eminenza Ling Rinpoche.
Nel 1970, riceve il diploma di Geshe Rigram dall’università monastica di Sera Me nell’India del Sud. Inizia a operare come lama guaritore e guida spirituale presso le comunità tibetane in India, Nepal e in Sikkim, dove, avendo curato la madre dal re da una malattia agli occhi, viene nominato medico e Guida Spirituale della famiglia reale.
Verso l’Occidente
Nel 1981 inizia a viaggiare in Occidente, su invito di amici europei, sceglie di stabilirsi in Italia, prima a Gubbio e poi a Milano, e dopo alcuni anni diventa cittadino italiano pur viaggiando instancabilmente tutto l’anno in molti paesi del mondo.
Adeguandosi con particolare abilità alle esigenze e alle predisposizioni degli occidentali, inizia a condividere l’essenza dell’insegnamento del Buddha, da lui chiamato “scienziato interiore”, enfatizzando maggiormente i contenuti diretti al conseguimento della pace interiore. “La pace interiore”, ripeteva instancabilmente, “è il più solido fondamento per la pace nel mondo” e aggiungeva: “tutte le religioni e i movimenti spirituali contengono metodi per conseguirla, quindi, il dialogo e la cooperazione tra le religioni può portare grandi benefici al conseguimento della pace mondiale”.
Nel 1992 fonda la Lama Gangchen World Peace Foundation che viene riconosciuta come Organizzazione Non Governativa delle Nazioni Unite (oggi in stato consultivo Ecosoc) e l’8 giugno 1995, a Santiago del Cile, ad una tavola rotonda presso la Commissione Economica dell’ONU per l’America Latina e i Caraibi, Lama Gangchen presenta ufficialmente la sua proposta per l’istituzione di un Forum Spirituale Permanente, sotto l’egida delle Nazioni Unite, che collabori con l’assemblea Generale al fine di elaborare un piano di educazione globale alla pace. Tale proposta viene da lui stesso, negli anni successivi, presentata durante incontri con importanti personalità quali Butros Butros Gali, allora segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, il successivo segretario generale, alcuni Capi di Stato come il Presidente del Venezuela Rafael Caldera nel 1997, il Primo Ministro della Repubblica Popolare Cinese Wen Jiabao nel 2004, il Presidente Hu Jin Tao nel 2005, il Presidente dell’Ecuador Rafael Correa nel 2007, il Presidente Xi Jinping nel 2017 e altri ancora.
Organizza e partecipa a centinaia di congressi interreligiosi e in queste occasioni incontra capi spirituali come Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e molti altri.
I suoi insegnamenti e la tradizione NgalSo
Nei suoi oltre quarant’anni di attività in Occidente ha trasmesso insegnamenti buddhisti e pratiche di meditazione adattandosi alla cultura occidentale e ai tempi moderni. Ha fondato la tradizione NgalSo, dedicata specialmente allo sviluppo del buddhismo in Occidente. Ha scritto e trasmesso oltre 40 tecniche di meditazione adattate ai tempi moderni e in perfetta armonia e coerenza con l‘antica tradizione del buddhismo tibetano.
Marco Columbro, celebre attore e show man, amico e discepolo di Lama Gangchen, ha realizzato con la sua Five Show production, i filmati delle pratiche di Autoguarigione NgalSo e di Autoguarigione per l’Ambiente, oltre che video dei viaggi compiuti con il Lama in Tibet e in India.
La casa editrice Lama Gangchen Peace Publication, dal1993 ha prodotto e stampato centinaia di libri e manuali di pratica in molte lingue mentre l’etichetta ed edizione musicale L.G. United Peace Voices ne ha realizzato i supporti audio e video.
Gli Enti fondati
La principale associazione da fondata da Lama Gangchen in Italia è il Kunpen Lama Gangchen (kunpen.ngalso.org), Ente Religioso di culto buddhista, associato all’Unione Buddhista Italiana.
Il Kunpen Lama Gangchen è uno dei membri del Forum delle Religioni a Milano.
Fondatore e Guida Spirituale di circa cinquanta centri in varie parti del mondo (Asia, Europa, Stati Uniti, Brasile, Argentina e Cile), dedicati allo studio dei suoi metodi di “educazione non formale alla pace” e delle tecniche di meditazione di Autoguarigione Tantrica NgalSo.
Nel 1999 Lama Gangchen sceglie Albagnano di Bée, sul lago Maggiore, come sede principale delle sue attività. Fonda così l’Albagnano Healing Meditation Centre con il suo straordinario “Tempio del cielo sulla terra” anche detto “Borobudur”, poiché ispirato all’indonesiano stupa mandala dell’VIII secolo, patrimonio dell’UNESCO.
Ogni anno Lama Gangchen, tra i tanti pellegrinaggi nei luoghi sacri in varie parti del mondo, conduce centinaia di amici e discepoli in questo luogo, svelando il significato profondo del mandala indonesiano anche al cospetto di grandi studiosi ed eruditi delle tradizioni spirituali asiatiche come la più importante delle personalità contemporanee, il professor Lokesh Chandra.
Il Tempio di Albagnano, in fase di completamento, comprende anche un grande spazio destinato a divenire una delle più fornite biblioteche buddhiste in Occidente.
Progetti culturali e umanitari in Oriente
Nel corso dei suoi anni di attività in Occidente Lama Gangchen ha promosso molteplici iniziative a sostegno della cultura tradizionale e artistica tibetana. Ha organizzato numerose raccolte fondi per la ricostruzione di monasteri, principali custodi della cultura spirituale e artistica himalayana. Tra i più importanti ricordiamo la ricostruzione del monastero di Gangchen in Tibet (Cina).
La Fondazione Lama Gangchen Help in Action Onlus (www.helpinaction.org) è un’organizzazione di volontariato che dal 1992 porta avanti in Tibet, Nepal e India progetti umanitari a favore delle indigenti popolazioni himalayane: progetti per le emergenze e le calamità naturali, scuole, progetti per l’istruzione e la formazione professionale, ambulatori sanitari, aiuti alle comunità rurali, acquedotti e opere di rimboschimento, sostegno ai monasteri, preservazione della cultura tradizionale artigianale e medica, progetti di adozione a distanza.
Incontri e riconoscimenti
Nel corso della sua intera vita Lama Gangchen Rinpoche ha incontrato importanti personalità e organizzazioni internazionali portando il suo messaggio di fratellanza, di amore e di pace.
Ha ricevuto oltre duecentocinquanta riconoscimenti ufficiali per il suo impegno per la pace, per il dialogo tra le religioni e le culture, per la cura dell’ambiente naturale e per la preservazione delle medicine tradizionali. Tra questi ricordiamo:
– Diploma ad honorem della Community Association of European Order of Merit, per la promozione della dignità umana, della solidarietà e della democrazia nella costruzione dell’unità europea, 1995
– Certificato di apprezzamento per il lavoro di pace dalla città di Miami, USA, 1996
Appreciation, Peace Commission, ECLAC (Economic Commission of Latin America and the Caribians), Cile, 1996
– United Nations Society of Writers Award of Excellence, New York, USA,1996
– Riconoscimento per il contributo alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite presentato da Habitat II, Istambul-Turchia 1996
– Nel 2019 la Cattedra Unesco di Antropologia della salute – biosfere e metodi di guarigione dell’università di Genova ha certificato che l’insegnamento di guarigione NgalSo e le pratiche trasmesse da Lama Gangchen Rinpoche presso il sito di Borobudur in Indonesia e presso l’Albagnano Healing Meditation Centre implementano gli scopi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Tali scopi sono la salvaguardia delle medicine e delle pratiche di guarigione tradizionali e delle tradizioni culturali, lo sviluppo delle economie locali e la rivitalizzazione dell’ambiente naturale.
Lama Gangchen Rinpoche sarà ricordato anche come Lama Marco Polo per via dell’immenso lavoro di scambio tra Oriente e Occidente che ha realizzato e per il suo grande amore per l’Italia, paese da egli stesso prescelto tra i tanti che lo avrebbero ospitato con immensa gioia. È in Italia che ha vissuto gli ultimi quarantacinque anni della sua vita.
Da tutti coloro che lo hanno incontrato sarà per sempre ricordato come un grande maestro, un esempio di amore, di attenzione, di rispetto per gli altri e di profonda saggezza. Era costantemente alla ricerca di soluzioni amorevoli per tutti, per la soluzione dei problemi fisici e mentali di ognuno.
Dava con immensa generosità aiuto e consigli per risolvere i problemi più semplici della vita quotidiana, per la realizzazione di piccoli e grandi progetti per la pace e per la crescita di ciascuno sul proprio cammino spirituale.
T.Y.S. Lama Gangchen Rinpoche è nato nel Tibet occidentale nel 1941.
Riconosciuto in tenera età come la reincarnazione di un importante lama guaritore, Kachen Sapen La, è posto sul trono del monastero Gangchen Choepeling all’età di cinque anni. A dodici anni consegue il titolo di Kachen, solitamente conferito dopo vent’anni di studio. Tra i tredici e i diciotto anni studia medicina, astrologia, meditazione e filosofia presso due delle principali università monastiche del Tibet: Sera e Tashi Lhunpo.
Approfondisce gli studi sui tantra e sui metodi tradizionali di guarigione con la guida di alcuni dei più importanti lama della scuola Gelugpa del ventesimo secolo, come Sua Santità Trijang Rinpoche, il venerabile Ling Rinpoche e il venerabile Zong Rinpoche.
Nel 1963, trasferitosi in India, prosegue i suoi studi presso l’Università sanscrita di Varanasi a Benares e nel 1970 consegue la laurea di Geshe Rigram (dottorato in filosofia buddista) presso l’Università Monastica di Sera Me nell’India meridionale.
Completati gli studi formali opera come lama guaritore nelle comunità tibetane in Nepal, India e Sikkim, curando e salvando la vita a molte persone e viene nominato medico privato della famiglia reale del Sikkim.
Nel 1981 Lama Gangchen visita l’Europa per la prima volta. A questo primo, seguono molti altri viaggi fino al trasferimento in Italia e al conseguimenti della cittadinanza italiana.
A partire dal 1982 viaggia in molti paesi del mondo offrendo insegnamenti, guarigione e guidando numerosi pellegrinaggi in importanti luoghi sacri della tradizione buddhista e di altre tradizioni religiose e spirituali.
Lama Gangchen insegna tecniche di meditazione particolarmente adatte alla mentalità e allo stile di vita dell’Occidente e della società moderna, come l’Autoguarigione Tantrica NgalSo, un metodo per riconoscere le proprie autentiche qualità interiori ed equilibrare corpo, parola e mente. Il suo insegnamento include un’educazione non formale alla pace interiore e alla cura dell’ambiente. Con numerose attività si fa promotore di una cooperazione tra Oriente e Occidente e incoraggia la diffusione della cultura himalayana e dei metodi di guarigione tradizionali.
Nel 1992 fonda la Lama Gangchen World Peace Foundation, organizzazione non governativa associata al Dipartimento di Informazione Pubblica delle Nazioni Unite. Nello stesso anno fonda l’ente benefico Lama Gangchen Help in Action che opera per dare aiuto e sostenere progetti umanitari a vantaggio delle bisognose comunità himalayane.
Nel 1995 elabora la proposta per l’istituzione di un Forum spirituale permanente, con l’egida delle Nazioni Unite, dove i rappresentanti di tutti i movimenti spirituali e religiosi possano dialogare al fine di contribuire alla realizzazione della pace nel mondo.
È responsabile di numerosi centri e associazioni in Europa, Asia e America e lavora instancabilmente per aiutare chiunque desideri guarigione e pace riscoprendo la propria pura natura.
Lama Gangchen vive in Italia ad Albagnano ed è cittadino italiano.